La trasformazione digitale nella Pubblica Amministrazione: rilievo digitale e accesso agli atti dematerializzato
Perché la trasformazione digitale irrompe nel processo dei rilievi degli incidenti stradali come necessità indilazionabile?
La trasformazione digitale in un’epoca di radicale cambiamento globale
dove moltissimi lavoratori, in tutti i diversi settori economici ed in tutto il mondo, hanno fortemente sperimentato l’impatto che la pandemia ha avuto sulle loro attività. Se da un lato l’infezione ha terrorizzato dall’altra ha contribuito a dare una forte accelerazione al processo di trasformazione digitale, non con poche difficoltà.
Sebbene il processo fosse in itinere già da tempo e nonostante la spinta del doversi rinunciare al consumo di carta per evitare la deforestazione, di fatto è rimasto un processo latente e lento. Quel che è cambiato ad oggi, è che sicuramente una maggiore consapevolezza circa il passaggio dall’analogico al digitale da parte dei fruitori dei servizi digitali, si pensi , ad esempio, allo sviluppo notevole dell’e-commerce. Siamo certi del fatto che oggi c’è più consapevolezza: se prima se ne parlava ora, a partire dalla UE, il processo di riforma delle P.A. è divenuto un obbligo, incentivato anche dalla messa a disposizione di ingenti risorse economiche: PNRR.
La trasformazione digitale è ancora in divenire
E’ indubbio che la trasformazione digitale sia ancora un cammino lungo e in “divenire”, un processo che stenta a decollare ma siamo tutti concordi sull’affermazione che essa non possa essere ancora a lungo rifiutata. Il rallentamento è causato da diversi fattori ma in primis dal bisogno di restare nella confort zone. Consiste nel permanere nelle proprie abitudini, nell’essere ancorati al medesimo disegno nell’esecuzione delle proprie attività lavorative, al punto da non concepire la possibilità e/o necessità di dover apprendere una nuova esecuzione lavorativa, che seppur preveda un minimo impegno concettuale, di fatto i benefici ottenibili attraverso l’apprendimento di nuove competenze digitali ripagherebbero di gran lunga il piccolo sacrificio iniziale.
La dematerializzazione è un obbligo, bisogna abbandonare il flusso lavorativo che faccia ricorso al cartaceo!
La dematerializzazione, non coincide, attenzione, con la “scomparsa della carta”. Il termine “dematerializzazione” va integrato con il concetto di “digitalizzazione“, quale vero e proprio processo di trasformazione delle prassi manuali, che prevede di conseguenza un rimodellamento delle procedure. Ciò significa che, tanto per andare sul concreto, se si volesse completare un flusso di attività legate all’infortunistica stradale senza far ricorso alla carta, dovrei far uso di uno strumento di misura digitale e ad un supporto che mi permetta di scrivere in digitale i miei verbali. Il tutto per confluire in un fascicolo nativo digitale che attraverso uno sportello al cittadino, lo stesso previa autenticazione digitale della propria identità dal proprio ufficio e/o senza uscire di casa, per recarsi negli uffici di Polizia, richiedere i propri atti. Se da una parte c’è la richiesta digitale, dall’altra c’è la messa a disposizione del fascicolo rilasciabile previo pagamento dei diritti, con PagoPa.
Non a caso, il processo di “Transizione Digitale” ha come obiettivo la realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, che offra servizi pubblici digitali facilmente utilizzabili, sicuri e di qualità, tali da garantire una relazione trasparente e aperta con i cittadini.
Molte sono le Pubbliche Amministrazioni che nel tempo hanno adottato Bandi, come la Regione Emilia Romagna, Umbria ecc., per Corpi e Servizi di Polizia Locale, atti a finanziare progetti di innovazione tecnologica.
Per questa ragione consigliamo la nostra piattaforma incidenti.online, proprio perchè permette di creare un fascicolo digitale del sinistro stradale, completo in tutte le sue parti, archiviato integralmente con tutti gli elementi di prova raccolti in fase di accertamento.
FONDI PNRR PER DIGITALIZZARE I SERVIZI DI ACCESSO AGLI ATTI
Hai mai pensato a quante giornate/uomo ti occorrono per ottemperare al rilascio copie entro i termini previsti? Hai mai verificato se questo tempo, queste risorse potessero essere impiegate in maniera più fruttuosa per il servizio di polizia? Meno burocrazia, migliori prestazioni per una performance di alto profilo. Leggi come evitare di rilasciare copie cartacee degli atti allo sportello dell’ufficio e per passare al rilascio digitale mediante uno sportello dedicato.
Il Bando del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale (MITD) prevede
l’“Opportunità per i Comuni, …di erogare servizi digitali al cittadino, finalizzato al miglioramento dell’esperienza del cittadino stesso…”lì dove per “Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici” si intende le modalità con cui cittadini fruiscono l’insieme di:
“Servizi dedicati al cittadino erogati dal Comune e fruibili anche online, cioè attraverso l’insieme di interfacce digitali, flussi e processi, tipicamente a seguito di un login identificativo.”
Ti aiutiamo noi nella digitalizzazione del servizio! Scarica il modulo illustrativo
Con una suite completa potrai adottare una piattaforma a supporto della digitalizzazione e dematerializzazione, per gestire il patrimonio documentale e il ciclo di vita dei documenti all’interno dei procedimenti amministrativi e penali, relativi al rilievo dell’incidente stradale, per metterli a disposizione del cittadino così come il bando richiama.
Contattaci, hai tempo fino al 4 Novembre c.a.!
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, AL VIA NUOVI CRITERI BASATI NON PIÙ SULLA SOLA TEORIA
Se sino ad oggi, per valutare le competenze in ambito concorsuale e di carriera nella Pubblica Amministrazione, era necessario affrontare un puro esame teorico, è il caso di dire che, ora non sarà più sufficiente il «saper parlare», occorrerà dimostrare il possesso di competenze specifiche di natura pratica.
Pubblica amministrazione, vale il «saper fare».
Teoria fatti da parte perchè conterà di più il «saper fare», ovvero le capacità tecniche ed il «saper essere» ovvero le capacità comportamentali. È, questa, la svolta contenuta nel decreto ministeriale emanato dal Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, e dal ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, che aggiorna le linee di indirizzo per l’individuazione dei nuovi fabbisogni da parte delle amministrazioni pubbliche. Al dipendente non si chiederà più semplicemente il possesso di nozioni teoriche, ma anche la capacità di applicarle ai casi concreti e di mantenere una certa condotta.
Saranno anche le «Soft Skill » ad essere valutate nei prossimi concorsi, oltre ad avere maggiore peso nei percorsi formativi e di carriera le competenze digitali.
Nelle procedure selettive verranno considerati aspetti quali la capacità di innovare le procedure amministrative, lavorare in squadra e prendere decisioni in modo autonomo. «Soft Skill » che saranno quindi valutati nei prossimi concorsi, oltre ad avere maggiore peso nei percorsi formativi e di carriera. Queste competenze trasversali possono pertanto dare una vera e propria svolta alla fase assunzionale e di progressione. Sono particolarmente apprezzate dai datori di lavoro perché dimostrano la capacità della persona di adattarsi senza soluzione di continuità a un ambiente di lavoro differente: quello digitale. Questa nuova definizione dei profili professionali permetterà di superare, nelle intenzioni del governo, l’automatismo nel turnover: le nuove assunzioni non consisteranno in una semplice sostituzione di vecchie figure con altre identiche, ma avverranno con un occhio alle nuove competenze necessarie a sostenere la trasformazione digitale della P.a. prevista dal Pnrr.
Differenze sostanziali tra il poliziotto “analogico” e il poliziotto digitale: il riconoscimento delle competenze con la certificazione
In linea con l’innovazione richiesta dalla P.A. abbiamo ideato un percorso formativo ad hoc che dia prova delle competenze raggiunte dal «poliziotto digitale». L’idea è quella di certificare le competenze nel rilievo digitale nell’ambito dell’infortunistica stradale. E’ innegabile che ci sia una differenza sostanziale tra il poliziotto del secondo millennio e quello del terzo. Il poliziotto digitale utilizza le tecnologie per migliorare le proprie performance, essere più incisivo, accurato, tempestivo e preciso. Con iCam3D® potrà impiegare pochi minuti del suo tempo per avere un rilievo planimetrico e fotografico perfetto in modo da dedicare la maggior parte del suo tempo a rendere più sicure le strade e le città.